Estranei…

Osservando le persone sono rimasto colpito da due giovanissimi ragazzi.
Lui,
che camminava con lo sguardo fisso sul suo smartphone.
Lei,
che leggeva un libro seduta sulla panchina in legno, davanti a lui.
Lui indossava una felpa col cappuccio ben calcato in testa. 
Lei aveva una maglietta blue e gli occhi rapiti dalle parole del suo libro.
Restarono uno indifferente all’altro.
Non posso fare a meno di pensare e immaginare se lui avvese alzato gli occhi davanti a sè, la avrebbe almeno vista.
Se lei avesse alzato i suoi occhi dal romanzo, davanti a sè avrebbe trovato lui e il suo sguardo.
Lei e Lui non si conoscevano e per un semplice gesto fatto solo dall’alzare lo sguardo, non si conosceranno mai.
Lui nascondeva la sua timidezza e indifferenza nelle sue spalle curve su quello smartphone  ….
Lei col suo libro in mano si sentiva in pace, con il silenzio attorno, convinta, di non desiderare altro.
2016 

Addio

Allora addio …
– “Addio”.
Ok.
-“Ok !!”
Quindi non ci sentiremo piu?
– “No.”
E se ci incontriamo per strada ?
– “Credo ci saluteremo.”
E come ci salutiamo? Con un ciao e basta?
-“E basta.”
Ok.
-“Ok!”
E se nn sto bene, lo vorresti sapere?
-“Certo !”
Pero non possiamo sentirci, come te lo dico?
-“Me lo scrivi.”
Quindi possiamo scriverci?
– “Ok!”
Allora adesso vado.
– “No, aspetta.”
Dimmi?
– “E se mi succede qualcosa di bello? ”
Quanto bello?
– “Molto bello, lo vorresti sapere?”
Lo vorrei sapere.
-“Ti scrivo?”
No telefonami.
-“Quindi possiamo sentirci per telefono?”
Solo se capita una cosa bella.
– “Bella? tipo vincere un sacco di soldi o trovare un diamante per terra?”
Tutte e due queste sono belle !
-“Ok.”
Ok!
– “Lo sai vero che non troverai mai un diamante per terra.”
Lo so, e tu lo sai che non vincerai mai un milione di euro.
-“Lo so.”
Quindi posso chiamarti anche se c’è semplicemente il sole?
-“Si !”
Ok, Addio allora.
– “Addio.”
…. il giorno dopo ….
– “Pronto ?”
Ciao sono io, volevo avvisarti che c’è il sole ! Chiamavo giusto per dirtelo.
– “Grazie, passo da te domani.”
Perche?
– “Nel caso domani piova e tu non possa chiamarmi.”
(ispirato da un articolo letto su Tumblr)

Brezza

Timida cercava sempre le parole giuste,
la musica l’aveva portata a lui,
chiuso dentro al suo dolore,
solo con la sua musica lei poteva schiudere la sua anima,
sotto la pioggia che lui adorava,
lei cantava per lui,
con la sua voce simile al rumore della neve che cade,
lei gli aveva fatto sentire ancora quelle lontane emozioni, che lui aveva giurato di non volere mai piu sentire.
In cambio lui le donó le sue parole,
la descrisse come Brezza,
che sfiorava il suo viso,
tutte le notti in cui il freddo gli tornava a gelare l’anima.

Vorrei 

vorrei …
che se ti sentissi mancare il respiro 
tu cercassi il mio e te lo darei sempre,
vorrei …
dirti che se sentirai freddo 
tu cercassi le mie mani per scaldarti,
vorrei …
che ogni volta che ti sentirai sola,
chiamassi il mio nome e io sarò lì con te.